L'Isola del Giglio & La Sua Storia di Vino
Esplorate l'Isola del Giglio e la sua storia di viticultura.
Viticultura dell'Isola del Giglio
La tradizione di fare il vino in quest’isola precede I romani. Evidenze architettoniche testimoniano che in quest’Isola si produceva vino in epoca greco-etrusca, romana e bizantina. I terrazzamenti in pietra, le vasche scavate nel granito, le anfore vinarie ed altri manufatti utilizzati nella produzione del vino, testimoniano che l’Isola è stata vissuta e coltivata dagli albori della civiltà.
Capannelli
Altre costruzioni visibili in tutta l’Isola sono I “capannelli”, piccole strutture voltate realizzate con granito e malta di calce, sabbia e cocciopesto. Queste costruzioni erano utilizzate dai vignaioli come un luogo di riposo e ristoro durante le lunghe e faticose giornate di lavoro nelle vigne, oltre che come piccola casa e magazzino. Durante l’estate, nelle ore meridiane, entrare in un “capannello” dà una sensazione di frescura e di tregua dal sole cocente che fuori arroventa le pietre ed offre la possibilità di una pennichella.
Palmenti del Giglio
Valorosi Mastri vignaioli, spaccando i massi di granito con la mazza ed i punciotti per ricavarne pietre, hanno realizzato nei secoli, quasi in ogni angolo dell’Isola, un incredibile architettura di muri a secco, per sostenere la terra. Anticamente la vinificazione non avveniva nelle cantine, ma nei palmenti, vasche scavate nel granito all’interno delle vigne, dove l’uva diventava mosto, per poi divenire vino all’interno di capienti anfore in terracotta.
Vino Ansonaco
Oggi la tradizione isolana di fare il vino continua grazie a vignaioli che con passione custodiscono le antiche terrazze e con cura e costanza continuano a coltivarle amorevolmente a mano, per produrre una piccola ma preziosa quantità di vino. Il principale tipo di vino prodotto al Giglio è l’Ansonaco.